Le condizioni del pronto soccorso San Leonardo, che di notte non ha un servizio di pulizia, sono intollerabili. Le immagini che ancora oggi siamo costretti a documentare e a diffondere, infatti, sono sconcertanti! Già nei mesi scorsi ci siamo occupati e abbiamo segnalato a gran voce i disservizi della struttura, ma il nostro ospedale continua ad essere ostaggio di politiche regionali bieche ed affaristiche. Nell’ultimo anno siamo passati dal crollo di soffitti alla pulizia nei reparti; dall’invasione di zanzare alla carenza di personale; dal mancato confronto con l’Asl Na3 Sud in consiglio comunale all’emergenza in pronto soccorso.
Siamo stanchi: il San Leonardo dev’essere un’eccellenza: ne va della salute di tutti i cittadini del comprensorio. Sembra non capirlo nemmeno la nostra cara amministrazione comunale: in consiglio comunale a causa dell’assenza del sindaco non è stato possibile discutere di un’importante interrogazione sull’Asl a firma del consigliere Salvatore Vozza. Assenza ‘giustificata’ da un impegno in regione con gli ex lavoratori di Terme di Stabia: almeno quel tavolo è andato a buon fine? Nulla da fare…l’incontro è stato disertato da tutta la giunta regionale di De Luca.
“L’ultima segnalazione che ci è pervenuta – ha spiegato D’Apice – è da accapponare la pelle e riguarda ancora una volta il pronto soccorso dell’ospedale stabiese. La questione pare ruoti attorno al fatto che il pronto soccorso, la ‘prima linea’ del San Leonardo, durante le ore notturne non sia dotato di servizi di pulizia. Una situazione incresciosa che dura dalle 20 di sera fino alle 7 del mattino dopo: non capiamo davvero come ciò possa essere possibile nel 2017. Dalle foto si possono ben vedere le condizioni pietose in cui si trovano i bagni per gli utenti, sporchi e pieni di cartacce e rifiuti. Anche i cestini sono stracolmi. È veramente ora di voltare pagina”.
Dobbiamo constatare come l’ospedale San Leonardo continui ad essere ‘svuotato’, addirittura senza avere un servizio notturno di pulizia. Svuotato dalla politica regionale di centrosinistra che ha utilizzato il nostro ospedale sempre e solo come un serbatoio di voti. Cambiali elettorali che tengono in ostaggio personale, pazienti e cittadini. Ho sfidato più volte chi ha messo le mani sulla struttura a confronti pubblici ma il coraggio pare sia loro mancato. L’emergenza continuerà fino a quando non ci sveglieremo e cacceremo a pedate questi politici e le correnti tutte interne all’Asl.
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