Stop Alla Global Service. Quali altre cambiali elettorali deve pagare la maggioranza?

La variazione di bilancio è passata, ma il Consiglio Comunale di oggi sarà ricordato per la pochezza dell’intervento del vicesindaco, più politico che tecnico, e per i dubbi che ruotano attorno alla Global Service.

“Variazione di assestamento generale e verifica e salvaguardia del permanere degli equilibri di bilancio esercizio 2016” è stata approvata con sedici voti favorevoli e nove contrari.
Insieme a Vincenzo Ungaro, Antonio Cimmino, Massimiliano De Iulio e Antonio Marino, desidero sottolineare quanto sia stato inutile l’intervento prima della discussione del vicesindaco nonché assessore al bilancio Andrea Di Martino, che ha reso necessario l’intervento del dirigente Alfonso Schettino. Ancora più preoccupante è il vicesindaco che ha parlato anche della Global Service, paventando il fatto di non portare a termine l’iniziativa. Addirittura potrebbe esserci un vero e proprio stop, contrariamente a quanto predisposto dalla passata amministrazione. La cosa ci preoccupa perché non vorremmo che, attraverso alchimie politiche, ci si stia preparando a pagare altre cambiali elettorali. Qual è la manovra che si sta cercando di fare? Formare delle cooperative dando vita a nuove presunte parentopoli com’è già accaduto con la Buttol?
Ma nel consiglio comunale ne abbiamo viste delle belle, come la questione dell’emendamento per l’aumento dei fondi per la riduzione della Tari trasformato prima in mozione e poi in ordine del giorno. Tutto ciò è sintomatico di quanto sia in affanno la maggioranza politica. Infine vogliamo porre l’attenzione su quanto sottolineato dalla comunicazione di Donatangelo Cancelmo in merito ai capitoli di avvocatura e debiti fuori bilancio. Con maggiori risorse a disposizione, l’Avvocatura comunale potrebbe porre un freno ai contenziosi oggi in continuo divenire. Prendendo in considerazione quella nota si sarebbe detto ‘no’ a futuri debiti fuori bilancio a pioggia. Sembra, però, che nessuno dalla maggioranza, abbia compreso l’appello, dimostrando ancora una volta la loro inadeguatezza rispetto al ruolo che ricoprono. Un chiaro segnale, del resto, è quello del gruppo consiliare di “Progetto Stabia”, formatosi appena pochi giorni fa e oggi già dimezzato con la fuoriuscita del consigliere Ciro Cascone verso il gruppo misto.
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Global service stop

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