Il centrosinistra che ora vuole prendersi dei meriti, pochi mesi fa in consiglio regionale ha respinto un emendamento di Forza Italia importantissimo.
C’è chi lavora per il rilancio e chi ostacola la crescita della città di Castellammare. Mi riferisco ad un emendamento presentato nei mesi scorsi dal gruppo di Forza Italia e bocciato dalla maggioranza di centrosinistra del consiglio regionale della Campania.
Il documento, in pratica un emendamento al maxi-emendamento interamente sostitutivo del disegno di legge collegato alla legge di stabilità, riguardava lo stanziamento di un milione di euro per lavori indispensabili all’interno delle Antiche Terme di Stabia, complesso di proprietà del Comune di Castellammare. Si tratta dello stesso stabilimento che ora si prepara a riaprire, finalmente, grazie al lavoro messo in campo dalla commissione prefettizia di Palazzo Farnese. L’incredibile è che dopo aver affossato il termalismo in città, il centrosinistra cerca di prendersi i meriti di un’eventuale apertura delle Antiche Terme. Dimenticando non solo di aver portato alla chiusura delle Nuove Terme e al fallimento della municipalizzata Terme di Stabia, ma anche di non aver tutelato un bene prezioso come quello di piazza Amendola. Lo stanziamento che era stato previsto dall’emendamento avrebbe consentito il ripristino, nelle Antiche Terme, della Centrale Termica, della Cabina di Trasformazione con relativa struttura di alimentazione dei macchinari Uta e collegamenti con cavi alla stazione di pompaggio, nonché il ripristino delle linee di alimentazione al quadro generale.
Le Antiche Terme sono attualmente chiuse dopo essere state interessate da lavori di ristrutturazione costati dodici milioni di euro, ad un passo dalla riapertura definitiva lo scorso anno ma travolte anch’esse dal fallimento della municipalizzata Terme di Stabia spa avvenuto nel marzo del 2015. Negli ultimi tempi il complesso è salito alla ribalta delle cronache per i continui vandalismi segnalati al suo interno.
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