Pubblica incolumità, uno dei punti che bisognerebbe approfondire senza perdite di tempo
Giovedì, poi lunedì, poi chissà quando: la città di Castellammare di Stabia deve sapere quando ricominceranno i lavori in villa comunale. Il continuo tira e molla tra la ditta e il Comune continua a penalizzare i cittadini. Addirittura, secondo indiscrezioni, sembrerebbe che la nuova amministrazione del Partito Democratico potrebbe seguire uno dei passi da noi indicato nel corso della campagna elettorale, ovvero un atto di sottomissione nei confronti della società.
Così siamo ancora qui a chiederci i perché di quel cantiere infinito, ancora in attesa di personale che rientri dalle ferie, di riunioni e di corrispondenze tra gli attori in campo. E allora siamo costretti a ribadire: alla faccia della trasparenza.
Uno dei punti che bisognerebbe approfondire senza perdere altro tempo è la questione della pubblica incolumità. In quello stato il lungomare, per la maggior parte interessato dal cantiere a cielo aperto, può accogliere cittadini e avventori a passeggio? Secondo noi no, ed è una tematica legata alla pubblica incolumità. Nei pressi del cantiere ci sono numerosi rifiuti speciali che devono essere smaltiti nel modo corretto, ma non solo. Come già accaduto nei giorni scorsi, nei fine settimana la villa comunale è presa d’assalto da migliaia di persone che devono districarsi anche tra i numerosi venditori abusivi. La sicurezza deve avere un ruolo primario e il Comune dovrebbe chiedersi se quel piccolo tratto riaperto è idoneo a sostenere la folla del periodo estivo.
E infine: quando saranno individuati i responsabili di quello scempio? La città attende risposte, è ora di fornirgliele.
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